Acqua alcalina per le difese immunitarie: volete provare a farla in casa?
- Autore: Luca Gillio
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- 12 nov, 2020
Siamo in un periodo davvero molto difficile, non è un segreto. Più o meno divisi in zone gialle, arancioni e rosse, ma comunque senza la libertà di uscire di casa senza pensieri.
Molta gente, ormai, ha optato per lo smartworking e il risultato è quello di vivere una vita più sedentaria, mangiare di più e non bene, dimenticandosi che cosa voglia dire “stare davvero bene”.
Anche se ci auguriamo che questo lockdown possa essere più breve di quello trascorso, queste cattive abitudini protratte nel tempo sono tra la maggiori cause dell’abbassamento delle proprie difese immunitarie, insieme alla sensazione di non sentirsi proprio al meglio.
Noi di certo non abbiamo la cura per questo virus, ma possiamo aiutarvi a preservare un alto valore delle vostre difese immunitarie, che sarebbe già un buon inizio!
Vi spiegheremo come portare acqua alcalina di qualità direttamente a casa vostra!

Sappiamo tutti quanto l’acqua sia un elemento fondamentale per il nostro corpo, sia perché rappresenta una percentuale importante della sua composizione, sia perché è essenziale alle numerose funzioni vitali.
Quanto e come dovremmo tutti bere, anche questa dovrebbe essere ormai cosa nota.
Il calcolo perfetto dovrebbe essere fatto in base al peso, all’altezza e anche all’età di ciascuno. Poi, per semplificare, ci accontentiamo di sapere che dovremmo bere 1 litro di acqua per ogni 25 kg del nostro peso.
Se poi vogliamo semplificarci la vita ancora di più, ogni adulto dovrebbe bere circa 2 litri di acqua al giorno. Ma è sufficiente?
Non basta solo bere. Bisogna bere acqua di qualità!
Attenzione all’acqua del rubinetto
Quindi, a meno che non abitiate in montagna o in campagna e possiate andare a prendere l’acqua da una fonte sicura, dovreste comprare l’acqua minerale, stando attenti a scovare la migliore in fatto di purezza.

Perché scegliere l’acqua alcalina?
Il nostro organismo, per stare bene, deve alcalinizzarsi, ovvero il contrario di acidificarsi.
Esiste, a questo proposito, una letteratura su come i tumori si formino e crescano a causa di un ambiente acido… ma questo argomento merita di essere debitamente affrontato con un approfondimento a parte.
Per alcalinizzare l’organismo è importante bere acqua che sia in grado di riequilibrare il nostro pH.
Sul web si possono trovare diversi esempi di “acqua alcalina fatta in casa”.
Analizziamoli uno per uno…
Acqua, limone e sale dell’Himalaya
Uno dei metodi più conosciuti per portare l’acqua ad essere alcalina è quello che prevede l’utilizzo di acqua, limone e sale dell’Himalaya. Si tratta di una delle ricette più comuni ed utilizzate in tutto il mondo per alcalinizzare l’acqua. Gli ingredienti sono economici ed è anche molto facile da preparare. Ma siamo sicuri che basti questo?
“Riempite la brocca con dell’acqua minerale (non del rubinetto) e aggiungete il limone tagliato in 8 pezzi, senza spremerli. Per ultimo, aggiungete un cucchiaino di sale dell’Himalaya e conservate ben coperto per 12 ore a temperatura ambiente. La mattina dopo, bevetene 3 bicchieri prima di fare colazione.”

Far bollire l’acqua
C’è poi chi sostiene che basterebbe utilizzare l’acqua del rubinetto e farla bollire per 5 minuti. Dovrebbe essere bevuta calda, ma c’è anche chi suggerisce di conservarla e berla pure fredda poiché manterrebbe la stessa alcalinità. Si consiglia inoltre di conservarla in una bottiglia di vetro ben chiusa o in un recipiente d’acciaio inossidabile dotato di tappo.

Acqua e bicarbonato di sodio
Una terza ricetta prevede l’utilizzo del bicarbonato di sodio. Per preparare l’acqua alcalina con questa ricetta, basta aggiungere un cucchiaino di bicarbonato a un bicchiere d’acqua portando così il pH da 7,2 a 7,9.
In realtà il pH di un’acqua alcalina dovrebbe essere più alto di 7,3: più è alto è il valore del pH, più alcalina sarà l’acqua.
Inoltre questa soluzione non è da consigliare a tutti. Se non vi piacciono i sapori strani faticherete a bere quando dovrete; ma soprattutto, se nella vostra dieta dovete ridurre l’apporto di sale, questa non è la bevanda giusta!

Come vi sembrano questi rimedi fai-da-te?Troppo “facili” per essere efficaci, vero?
Produrre acqua alcalina in casa, e farlo in modo efficace, è un processo complesso e delicato. La qualità dell’acqua alcalina prodotta con le ricette casalinghe non è lontanamente paragonabile a quella che può uscire da un distributore professionale.
Vediamo insieme anche alcuni svantaggi del dover ricorrere alla produzione casalinga di acqua alcalina:
- A meno che non si abbia la possibilità di raggiungere una fonte di acqua sicura, non saremo mai certi della qualità dell’acqua che sgorga dai rubinetti della nostra casa o del nostro condominio.
- Si potrebbe acquistare la migliore delle acque minerali sul mercato, continuando a portarci (o far recapitare a casa) bottiglie… E i costi? E la fatica? E poi come le ordini, di plastica o di vetro?
- Il problema diventa duplice se le bottiglie sono di plastica: da una parte per la presenza di microplastiche nell’acqua, e dall’altra per il continuo ed inesorabile consumo di plastica che sta distruggendo il nostro pianeta!

Noi di ALKA2O abbiamo la soluzione per portare acqua alcalina adeguatamente mineralizzata e depurata da qualsiasi agente nocivo, direttamente a casa tua, nel tuo condominio, nel tuo palazzo o nei tuoi uffici.
Il sistema è semplice, ma soprattutto economico.Il risparmio è assicurato.

Quando ne avrai compreso i vantaggi, non ne potrai più fare a meno.

Da alcuni anni come settore ambiente cerchiamo di dar vita
ad un cambiamento strutturale all'interno di strutture affiliate AICS riguardo
la gestione dell'acqua potabile avendo come obiettivo, affidandoci
all'innovaziona tecnologica, l'eliminazione delle famigerate bottigliette
d'acqua da mezzo litro.
Senza perdere troppo tempo in grandi spiegazioni sulla questione ambientale che
facilmente ognuno di noi potrà approfondire effettuando ricerche o chiedendo a
noi, ci limitiamo a fornire un dato esemplificativo: Ogni anno quasi 15
miliardi di bottiglie circolano nelle case degli italiani, nei ristoranti,
nelle collettività e questo ci colloca sul gradino più alto al mondo come
consumatori di bottiglie di acqua minerale.
Detto questo, il nostro tentativo è stato quello di reperire tra i nostri
centri sportivi, circoli, comitati, qualcuno che fosse disponibile ad
installare un erogatore d'acqua che, allacciato alla rete idrica comunale,
provvedesse a filtrare l'acqua per depurarla da eventuali inquinanti senza però
impoverirla delle qualità organolettiche. Eventualmente aggiungendo le
'bollicine' per chi proprio non può farne a meno.
Non è stato facile, numerosi sopralluoghi sono andati a vuoto anche a causa di
problematiche di tipo logistico. Difatti l'installazione del macchinario
richiede un accesso all'acqua potabile che, per evitare onerosi lavori di
muratura, dovrebbe trovarsi in prossimità, o comunque non troppo distante, del
luogo dove il centro intende ubicare la macchina. Ovviamente non possiamo nascondere
che possono esserci anche delle difficoltà legate al menage economico della
struttura che potrebbe ritenere meno remunerativo il refill della borraccia
rispetto alla vendita della bottiglietta.
Ma non è questo a spaventarci, chi si occupa di ambiente sa che per poter
operare un cambiamento importante e strutturale è necessario realizzare
un'alchimia tra sensibilità ambientale, questioni logistiche, profitto. Ed
anche su un argomento come questo che è unico (l'acqua) è necessario disporre
di una pluralità di opzioni per potersi adattare alle singole specificità.
In ogni caso sino ad oggi non eravamo ancora riusciti ad installare un
macchianario nonostante l'interesse dimostrato dai ns diversi interlocutori.
Alcuni mesi addietro, tra i vari soggetti interpellati nel tempo, abbiamo
parlato di questa idea con Valentina Russo, Presidente di Alter Ego,
associazione con sede in Asti che conta circa 400 soci, tutte donne per statuto
ci tiene a sottolineare.
La cosa positiva è stata il trovare un grande interessamento da parte sua,
senza il quale si fa poca strada, il che ci ha consentito di avviare una serie
di contatti tra l'azienda con cui tentavamo da tempo di installare una prima
macchina per avviare una collaborazione nazionale e l'ASD AICS Alter Ego. Purtroppo
la macchina non è risultata idonea poichè sovradimensionata rispetto alle
esigenze e quindi non sostenibile per entrambi gli attori. Quindi un nuovo
stop, breve, per poi iniziare la ricerca di un nuovo partner più versatile ed
organizzato per essere sostenibile anche da singole strutture aperte ai soli
soci.
Alla fine Valentina Russo è riuscita autonomamente a trovare un fornitore,
ALKA2O, con il quale stiamo lavorando ad una convenzione nazionale e da alcuni
giorni l'Asd Alter Ego ha eliminato completamente la plastica utilizzata per il
consumo dell'acqua e quindi a lei va il primato di essere la prima associazione
del mondo AICS a deplastificare l'acqua potabile all'interno della propria
struttura.
L'asd Alter Ego ha scelto di non far pagare il servizio includendo l'acqua
nell'abbonamento mensile ma esistono molte opzioni per la personalizzazione
delle macchine: erogazione gratuita, refill borraccia a pagamento, acqua liscia
a temperatura ambiente, refrigerata, frizzante etc etc.
Entro breve organizzeremo delle presentazioni on line in collaborazione con gli
esperti dell'azienda ALKA2O per incrementare le associazioni AICS dove rendere
disponibile acqua potabile deplastificata. L'ufficio comunicazione sta
studiando la targa da rendere disponibile per le strutture che
deplastificheranno completamente l'acqua potabile.
In conlusione segnaliamo che AICS Ambiente dal 2023 ha aperto una sezione del
premio nazionale ambiente, che quest'anno giunge alla 5° edizione, dedicata
esclusivamente alle buone prassi del mondo AICS in favore dell'ambiente e
denominata: COMINCIO IO!

Soddisfare il fabbisogno idrico dell’organismo è una necessità quotidiana, istintiva e irrinunciabile. E’ un elemento fondamentale per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale.
Il nostro corpo è composto dal 60% al 70% di acqua, quindi più della metà. L’acqua è un nutriente essenziale per il nostro organismo, anche se non fornisce energia serve a soddisfare le necessità fisiologiche e nutrizionali dell’uomo.
Del totale dell’acqua presente nel nostro corpo il 75% è presente nei muscoli e negli organi interni, il 10% nel tessuto adiposo ed il 3% nello scheletro.
La quantità di acqua da bere è abbastanza variabile a seconda degli individui, tenendo conto dell’ambiente, del regime di lavoro ed attività, del tipo di alimentazione e degli stili di vita.
In condizioni normali il nostro corpo è in grado di autoregolarsi attraverso i meccanismi che regolano la sete per assumere il giusto fabbisogno d’acqua necessario a compensare le perdite idriche, che continuamente hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci.
Tuttavia alcuni individui, soprattutto bambini ed anziani, sono maggiormente soggetti a disidratazione anche perché dimostrano una riduzione della percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. Per questo, è necessario assecondare in tutti i casi il senso di sete tendendo ad anticiparlo.
La disidratazione, ha effetti anche seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo.
Nelle forme più lievi è influenzata la termoregolazione e si manifesta la sensazione di sete. Con il prolungarsi del fenomeno si manifestano crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità.
Nelle forme più gravi inducono malessere generale ed anche allucinazioni fino a rischio di insorgenza del colpo di calore ed effetti letali.
Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) ha di recente ridefinito i valori di assunzioni di diversi nutrienti tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessaria assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.
I valori di riferimento, che considerano l’acqua assunta complessivamente – sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere –, in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica, sono così definiti:
- neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno,
- bambini
tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno,
tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno,
tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno
età compresa tra 9-13 anni:
2100 mL/giorno per i bambini
1900 mL/giorno per le bambine
- adolescenti, adulti e anziani:
femmine 2 L/giorno
maschi 2,5 L/giorno.
Questi valori sono indicativi; in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente (può considerarsi anche più del doppio dei valori indicati).
L’acqua che beviamo non è solo composta da idrogeno e ossigeno, ma essa è una soluzione di minerali e di conseguenza un vero e proprio alimento che la natura ci offre. I minerali sono, infatti, nutrienti essenziali per l’organismo umano. I minerali disciolti nell’acqua, presenti in quantità diversa a seconda della provenienza dell’acqua, sono assorbiti dal nostro organismo allo stesso modo in cui vengono assimilati i minerali presenti negli alimenti.
Quindi l’acqua è un alimento a tutti gli effetti, perché è fondamentale non solo per l’idratazione, ma anche perché ci permette di soddisfare quelli che sono i nostri fabbisogni per alcuni micronutrienti essenziali.
E’ buona abitudine, quindi, mantenere il proprio corpo idratato. Il mio consiglio è di cercare di bere un bicchiere d’acqua all’ora, consolideremo così questa corretta abitudine e raggiungeremo il nostro fabbisogno idrico!
Dott.ssa Valentina Mele
“Nella corretta alimentazione non esistono restrizioni ma solo scelte consapevoli”